Le porte blindate sono classificate in 6 classi di resistenza all’effrazione, il livello 1 è il più basso, il 6 è quello più alto.

La classe 1 è efficace contro chi utilizza solo la forza fisica per aprire la porta. La classe 2 è invece in grado di resistere a tentativi di scasso con attrezzi semplici (cacciavite, tenaglie eccetera). Per la porta di classe 3, il test prevede anche l’uso di un piede di porco e simili. La classe 4 è adatta a respingere uno scassinatore esperto, che può servirsi anche di seghe, accette, scalpelli e trapani portatili a batteria. Si aggiungono poi attrezzi elettrici più sofisticati come le seghe a sciabola (classe 5) e ad alta potenza (classe 6).

In base alla classe, sono richiesti tempi netti massimi di attacco da 3 a 20 minuti, mentre i tempi totali – che includono l’osservazione, la preparazione degli attrezzi, il cambio punte – vanno da 15 a 50 minuti.

Su quale porta blindata orientarsi?

In generale, per un appartamento in condominio può essere sufficiente una classe 2. Per appartamenti signorili, con beni di lusso, è consigliabile una classe 3. Per villette e case unifamiliari sono preferibili le classi 3 e 4. Mentre le classi 5 e 6 sono più adatte ai negozi.

Riepilogo per classe

  • classe 1: è efficace contro chi utilizza solo la forza fisica per aprire la porta
  • classe 2: è in grado di resistere a tentativi di scasso con attrezzi semplici, cacciavite, tenaglie eccetera
  • classe 3: è in grado di resistere a tentativi di scasso con martelli, scalpelli, piede di porco
  • classe 4: è adatta a respingere uno scassinatore esperto, che può servirsi anche di seghe, accette, scalpelli e trapani portatili a batteria
  • classe 5: come la classe 4 ma con l’aggiunta di attrezzi elettrici più sofisticati come le seghe a sciabola, trapani elettrici, seghe circolari
  • classe 6: come la classe 5 ma considerando attrezzi elettrici ad alta potenza

La tabella completa di tempi di resistenza è disponibile nel vademecum allegato.